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Immagine del redattoreSonia Girotto

Una rosa non ha bisogno di predicare. Si limita a diffondere il proprio profumo. (Mahatma Gandhi)

Aggiornamento: 18 giu 2020


La rosa.

Non basterà un solo post per raccontare tutto quello che c'è da raccontare sulle rose. E infatti questo è solo il primo post di una serie dedicata a questo magnifico fiore.

Difficile trovare un punto dal quale partire, una porta per entrare in questo magico universo botanico.

Perché la rosa non è solo un fiore.

Ecco, parto da qui, da cosa significa per me, e nel mese di maggio il compito è un po' più semplice.

In questi anni ho piantato molte rose nel mio giardino, alcune piante mi sono state regalate, altre le ho moltiplicate per talea, altre le ho acquistate scegliendole in vivaio.

Ci sono rose rampicanti, a cespuglio, antiche, rugose, semplici, e a maggio, in particolare, passo da una pianta all'altra a controllare a che punto è la fioritura, a sperare che il tempo tenga e non arrivi la pioggia a rovinare tutto ancora più velocemente.

I boccioli appena accennati crescono in qualche giorno, poi piano piano si gonfiano fino a lacerarsi, si schiudono e in un attimo si aprono nel fiore che non è mai uguale, cambia, vivo nel variare delle sfumature dei petali, nella forma della corolla, nelle geometrie concentriche.

Lo sbocciare delle rose in gloriose cascate profumate sulle facciate delle case è un inno alla vita che va oltre ...

La varietà di questo fiore penso non sia pari a null'altro in botanica. La loro nomenclatura è sovente legata a nomi di donne, spesso figure importanti per l'ibridatore, o donne bellissime, o donne con un carattere particolare o una rilevanza storica. La rosa è il fiore femminile per eccellenza.

Come non provare un sentimento di gratitudine nei confronti di questa pianta generosa?

Esso è fonte di ispirazione in tutte le arti, nella pittura, nella poesia, nella musica, come non rimanere affascinati dalle rose e voler esprimere questo sentimento con qualche mezzo?

Forse è proprio la gratitudine ciò che mi fa amare le rose.

La generosità incondizionata di fioritura a seguito di cure quasi inesistenti.

La pianta perfetta per i giardinieri pigri come me!

Adesso un po' di interessanti dati tecnici.

La classificazione scientifica delle rose non ha una chiave univoca: tradizionalmente si suddividono in classi o gruppi di varietà con caratteristiche comuni.

Alcune classi sono antiche, mentre altre sono il risultato di attività di ibridazione dell’uomo.

Si possono considerare in generale tre grandi gruppi di rose:

- Specie (rose selvatiche) e relativi ibridi,

- rose antiche,

- rose moderne.

- Le rose specie sono in genere grandi rampicanti o rose arbustive a fiore singolo e piatto, che fiorisce in tarda primavera o inizio estate, seguito da un abbondante produzione di meravigliose bacche. - Le rose antiche sono caratterizzate dai profumi intensi che le contraddistinguono rispetto agli ibridi moderni. Hanno generalmente una sola fioritura e questa avviene anticipatamente rispetto alle rose moderne (periodo marzo-luglio). In autunno, le rose antiche assumono colori variegati sia nel fogliame, che nelle bacche. Sono generalmente piante resistenti e di dimensioni piuttosto grandi. - Le rose moderne sono le più numerose, quelle che si regalano in mazzi dai lunghi steli, riconoscibili per il classico bocciolo conico e turbinato, e per la loro rifiorenza. Ne esistono varietà a grande fiore, che portano singoli fiori vistosi, o varietà floribunde, ricche cioè di grandi mazzi di fiori più piccoli ed aperti, generose di colore per le aiuole.





Per i più curiosi a questo link di wikipedia si può trovare una folta ed esaustiva classificazione delle rose.

 

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