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Ortiche: pungenti ma ottime, ne facciamo una minestra?


In primavera la natura si risveglia facendo spuntare nei prati le erbe spontanee. Vivo in campagna da sempre e fin da piccola con mia mamma e mia nonna, si andava nei prati e per le rive, solo in quelli che si sapevano puliti, a raccogliere le erbe. Qui da noi, in provincia di Torino ne crescono di ottime, sia come gusto che come proprietà.

Ho imparato a riconoscere alcune tra le erbe spontanee e farne uso in ricette semplici ma gustose e, visto che questa primavera è finalmente arrivata con i suoi profumi e le sue meraviglie, proverò a condividere con te alcuni di questi piccoli tesori.

Partirò con una delle erbe più semplici da riconoscere, coloro che l'hanno incontrata almeno una volta nella vita ne hanno un ricordo pungente: l'ortica.

L'ortica è semplicissima da riconoscere, e se non sei sicuro, puoi fare la prova del nove sfiorandola con il dorso della mano su una foglia e subito capirai. Ma lo sai che il gambo e la parte inferiore delle foglie non sono urticanti? Se hai il coraggio, puoi provare.

Da una rapida ricerca si capisce subito che l'ortica è un'erba officinale con proprietà antianemiche, depurative, remineralizzanti, disintossicante e antiinfiammatorie. Ma il punto che vorrei toccare è che oltre a essere molto utile per la salute è ottima in cucina. E' perfetta come ingrediente per preparare, risotti, frittate, minestre o torte salate

Se hai l'occasione di fare una passeggiata, cercala e raccoglila lontano dalle strade: se è appena spuntata sarà più tenera.

Ho una ricetta semplicissima per fare la minestra di patate e ortiche che è talmente semplice da risultare banale. Ma nella semplicità si può trovare anche l'essenza delle cose buone e belle.

E poi le ricette semplici si possono anche modificare, arricchire, adattare al nostro palato.

Gli ingredienti: patate, punte di ortica, acqua, sale, olio, pepe e parmigiano o pecorino.

Se proprio vuoi dare più gusto puoi cominciare la minestra con un soffritto fatto con un po' di olio o burro e uno scalogno, ma questa è una fase che io non faccio quasi mai.

Dopo aver lavato le ortiche e le patate si taglia tutto in piccole parti e si mette a cuocere in una pentola con abbondante acqua e un pizzico di sale grosso.

Bon, la ricetta è già finita!

Quando è cotta si può servire caldissima con un pò di formaggio grattugiato, un filo di olio extravergine d'oliva crudo e una grattatina di pepe. Potete servirla con crostini di pane secco o ripassati nel burro, da qui in avanti solo fantasia, ma gustata in purezza è già perfetta.

Se poi la servi in una ciotola in gres nero "L'Officina" la rustica minestra sarà ancora più buona, perché anche l'occhio sarà accontentato.

 

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