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La cicoria dei prati, umile ma sempre ottima.

Immagine del redattore: Sonia GirottoSonia Girotto

Fine marzo, inizio aprile, in campagna, nei prati, si vedono signori e signore muniti di borsa ( usare quelle di stoffa o un cestino, please!) e un coltello in mano.

Si va per cicoria, il nome esatto è “tarassaco”.

L’ideale è raccogliere quest’erba appena spunta quando i ciuffi sono teneri e ancora poveri di clorofilla. Si infila il coltello appena sotto il ciuffo e si taglia separandolo dalla radice.

Quando è così tenera l’uso migliore è prepararla in insalata con un uovo sodo, uno spicchio d’aglio, olio buono, aceto e sale.

Ma se si tarda un po’ nella raccolta e la vegetazione è andata avanti la cicoria perde la sua tenerezza e acquista un gusto leggermente amaro. Prima che spunti nel centro il suo caratteristico fiore giallo che si trasformerà poi nel romantico soffione, la si può ancora raccogliere e usare per ottime preparazioni.

La mia idea è quella di preparare una torta salata “svuota frigo”.

Per prima cosa ti serve l’impasto , puoi acquistare la pasta brisée già pronta e distesa oppure prepararla tu piuttosto velocemente. Impasta insieme in una ciotola 150 g di farina, 75 g di burro morbido, 50 g di acqua e mezzo cucchiaino di sale. Prepara un panetto, avvolgilo nella pellicola trasparente e lascialo riposare in frigorifero per almeno mezzora.

Nel frattempo pulisci e lava con cura la cicoria di prati, metti sul fuoco una padella con un po’ d’olio e uno spicchio d’aglio, quando soffrigge aggiungi la cicoria e fai appassire. Quanta ne serve? Tieni conto che si riduce tantissimo e dopo i vari assaggi di solito me ne rimane la metà di quello che mi servirebbe. Quindi tieni conto del doppio!

Aggiusta di sale e quando è a posto togli l’aglio e metti in una ciotola.

A questo punto apri il frigo e fai il punto di cosa puoi usare. In questa torta salata puoi mettere un uovo, un po’ di panna, dei quadretti di fontina o altro formaggio, cubetti di pancetta o prosciutto, ...

Mescola il tutto, aggiusta di sale e pepe.

Distendi con il mattarello la pasta brisée su un foglio di carta da forno e disponila in una teglia tonda facendo attenzione a lasciare un bordo rialzato. Se ti senti particolarmente creativa puoi utilizzare i ritagli per fare delle decorazioni da aggiungerci sopra.

Versa il ripieno nella teglia e distribuisci bene, aggiungi una spolverata di parmigiano e metti in forno caldo a 200°C per circa mezzora.

Più facile a farsi che a dirsi!

Io l’ho servita su un piatto rettangolare in gres. Prova dare uno sguardo nel mio shop ci sono molte ciotole che ti potrebbero ispirare.

Se ti interessano ricette facili e veloci da preparare con le erbe spontanee allora leggi il post sulla minestra di ortiche.

 

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