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"Da Kandinsky a Botero, tutti in un filo" - La Mostra


Cos’è “Da Kandinsky a Botero, tutti in un filo”

Il 1° novembre 2018 ha aperto i battenti al pubblico a Venezia (Palazzo Zaguri, campo S. Maurizio) “da Kandinsky a Botero, tutti in un filo”, una mostra di respiro internazionale articolata in un percorso dove arte, artigianato di bottega e scuola trovano nell’arazzo l’espressione più preziosa e antica e, al contempo, mai così moderna.

Alcuni giorni prima, Il lunedì 29 ottobre che passerà alla storia come “quello dei 156 cm di acqua alta”, io ero a Venezia per partecipare all’inaugurazione per le testate giornalistiche e, con la curatrice dott.ssa Donatella Avanzo e la sua collaboratrice dott.ssa Silvana Cincotti, ho avuto il privilegio di visitare in anteprima questa mostra.

Poi vi dirò cosa c’entro io e perchè ero invitata, ma per ora mi soffermo sul raccontare qualcosa di più della mostra.

Nei quattro piani di Palazzo Zaguri sono esposti 47 arazzi realizzati dall’Arazzeria Scassa di Asti, fondata nel 1960 da Ugo Scassa innamorato dell’arte che, all’epoca, era contemporanea. Così opere di Kandinsky, Botero, De Chirico, Paul Klee, Henri Matisse, Joan Mirò e Andy Wharol, solo per citarne alcuni, oltre a disegni di Renzo Piano, sono stati “tradotti” con questa tecnica di tessitura.

Opere, gli arazzi, che mi hanno lasciato a bocca aperta per la finezza dell’ordito, la maestria della realizzazione, la vivacità dei colori, filo dopo filo.

Alcuni di questi capolavori di grandi dimensioni hanno arredato i magnifici saloni delle feste nell’epica stagione delle turbonavi italiane come la Raffaello, la Michelangelo o la Leonardo.

Nella presentazione si legge: “un evento internazionale in prima assoluta. Un importante progetto culturale, nato dal desiderio di raccontare l’avventura dell’arte che rinnova sé stessa, tramite il disegno, la tradizione e l’innovazione, la mostra presenterà straordinarie opere, realizzate durante tutto l’arco del Novecento, muovendosi sempre tra ricerca e sperimentazione. Non mancheranno vere e proprie scoperte, opere presentate al pubblico per la prima volta, contaminando valori e suggerendo un dialogo ricco e vivace con la presentazione di opere di importanti artisti contemporanei, selezionati per creare una continuità artistica al di là del materiale e del tempo. La mostra "Da Kandinsky a Botero tutti in filo" si presenta dunque come un grande momento espositivo, in cui la scultura, la pittura e il disegno antico e moderno, testimonieranno a piena voce che l’Arte è davvero un filo ininterrotto”.

Un esempio è raffigurato qui sotto dove l'artista Giuliana Cusino ha interpretato in 6 pannelli realizzati in ceramica Raku l'opera di Paul Klee "Il Giardino notturno con uccelli gialli". https://youtu.be/kfYbFB4ncAQ

Ora, quello che volevo dire è che alcune, molte, forse, anzi tutte le sale della mostra hanno qualcosa da raccontare. In alcune di esse mi sono davvero emozionata, ma solo vedendoli dal vivo si ha la percezione di che cosa siano questi arazzi, e l’accostamento a opere di artisti contemporanei (ceramiche, sculture in legno e ferro, pannelli in tecnica mista, e molto altro) ne amplifica il senso e il significato. Come se le opere originali dei grandi artisti del novecento, attraverso la loro rilettura degli arazzi si mettessero a dialogare con le opere presenti nelle sale del Palazzo.

Nella sala dell'immagine qui sotto dove fa bella mostra di se questo arazzo raffigurante un dipinto di Max Ernst, mi sono talmente emozionata che nella notte ho fatto un sogno nel quale io stessa entravo in quella giungla.

Del fatto di entrare nei quadri ve ne parlerò presto.

www.artistidelnovecento.it


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